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domenica 13 novembre 2011

Assignment 4

Io i bookmark non li capisco! non ne ho mai sentito il bisogno e devo dire anche dopo averli scoperti non mi sento arricchito... Mah! sarà che non ho cosi tante cose da ricordare... o forse non ho proprio capito io a cosa possano servire cmq ho usato delicious e ho creato una stack.

venerdì 11 novembre 2011

Assignment 3

Internet: l'invenzione del secolo.
Non si contano i vantaggi ricevuti dalla possibilita della conoscenza, dell'interazione live-action immediata globale ed accessibile a chiunque abbia un pc e la destrezza per usarlo a modo. A questo punto, anche per distinguermi, dato che c'è sempre un "ma" in ogni cosa, io il "ma" lo dico: il fatto che internet sia sempre stato e spero rimanga il piu possibile abbastanza orizzontale ovvero partito dalla gente e gestito da essa, talvolta è veramente un casino, come si fa a gestire l'enorme quantità di dati, come si fa a non arrendersi di fronte alle migliaia di possibilità di programmi diversi, come si fa a non annegare in questo mare di tecnologia?
Semplice! Bisogna farsi un mazzo tanto così! 
Non c'è nessuno (almeno nel mio caso è stato così) che ti insegni come fare per una volta e meno male, poi va bene lo scambio di idee opinioni e novità ma "inter pares", insomma un rapporto "orizzontale"...
Insomma niente più maestri o alunni, solo Utenti!
 


Assignment 1bis

molto semplice, basta andare sul sito di repubblica ad esempio, scorrere un po in basso e si nota segui ed il simbolo degli rss

mercoledì 23 marzo 2011

  




Awake.
Shake dreams from your hair
my pretty child, my sweet one.
Choose the day and choose the sign of your day
the day's divinity
First thing you see.

A vast radiant beach and cooled jeweled moon
Couples naked race down by it's quiet side
And we laugh like soft, mad children
Smug in the wooly cotton brains of infancy
The music and voices are all around us.

Choose they croon the Ancient Ones
the time has come again
choose now, they croon
beneath the moon
beside an ancient lake

Enter again the sweet forest
Enter the hot dream
Come with us
everything is broken up and dances.

Indians scattered,
On dawn's highway bleeding
Ghosts crowd the young child’s,
Fragile eggshell mind

We have assembled inside,
This ancient and insane theater
To propagate our lust for life,
And flee the swarming wisdom of the streets.

The barns have stormed
The windows kept,
And only one of all the rest
To dance and save us
From the divine mockery of words,
Music inflames temperament.

Ooh great creator of being
Grant us one more hour,
To perform our art
And perfect our lives.

We need great golden copulations,

When the true kings murderers
Are allowed to roam free,
A thousand magicians arise in the land
Where are the feast we are promised?

domenica 20 marzo 2011

la prova della non esistenza di dio...(credenti non allarmatevi, è una burla!)

preferiteCreatura vertiginosamente improbabile.
Il Pesce Babele è piccolo, giallo, simile a una sanguisuga, ed è probabilmente la cosa più strana dell'Universo. Si nutre dell'energia delle onde cerebrali, ma non delle onde cerebrali della persona nella quale si trova, ma di quelle delle persone che le si trovano intorno. Assorbe tutte le frequenze mentali inconsce di tale energia, e si alimenta così. Quindi, il Pesce Babele, defecando nella mente della persona che lo ospita, espelle una matrice telepatica formata dalla combinazione delle frequenze del pensiero conscio e dei segnali nervosi raccolti dai centri del linguaggio del cervello che le ha fornite. Il risultato pratico di tutto questo è che se vi ficcate un Pesce Babele in un orecchio immediatamente capirete qualsiasi cosa vi si dica in quals...ivoglia lingua. La struttura del linguaggio che ascoltate viene decifrata attraverso la matrice dell'onda cerebrale che è stata immessa nella vostra mente dal Pesce Babele.

Ora, è così bizzarramente improbabile che una cosa straordinariamente utile come il Pesce Babele si sia evoluta per puro caso, che alcuni pensatori sono arrivati a vedere in ciò la prova finale e lampante della non esistenza di Dio. Le loro argomentazioni seguono pressappoco questo schema:
- Mi rifiuto di dimostrare che esisto - dice Dio - perché la dimostrazione è una negazione della fede, e senza la fede io non sono niente. -
- Ma - dice l'Uomo - il Pesce Babele è una chiara dimostrazione involontaria della Tua esistenza, no ? Non avrebbe mai potuto evolversi per puro caso. Esso dimostra che Tu esisti, e dunque, grazie a questa dimostrazione, Tu, per via di quanto Tu stesso asserisci a proposito delle dimostrazioni, non esisti. QED - - Povero me ! - dice Dio. - Non ci avevo pensato ! - E sparisce immediatamente in una nuvoletta di logica.
- Oh, come è stato facile - dice l'Uomo e, per fare il bis, passa a dimostrare che il nero è bianco, per poi finire ucciso sul primo attraversamento pedonale che successivamente incontra.

La maggior parte dei teologi più stimati afferma che tali argomentazioni sono questioni di lana caprina, ma questo non ha impedito a Oolon Colluphiddi farsi una piccola fortuna usandole come leit-motiv del suo best- seller "Cucù ! Beh, dove è andato a finire Dio ?". Nel frattempo, il povero Pesce Babele, avendo eliminato le barriere che impedivano alle varie razze e civiltà di comunicare tra loro, ha provocato più guerre sanguinose di qualsiasi altra cosa nella storia della Creazione